Abusivismo sulla litoranea di Levante? È lotta in tribunale tra Comune e storico lido
Il TAR Puglia ha dato ragione all'Ente. Sentenza impugnata dallo stabilimento
venerdì 6 gennaio 2023
0.44
Assume i contorni di una vera e propria battaglia legale il caso di presunto abusivismo che riguarderebbe un tratto della litoranea a Levante di Molfetta, il pezzo di costa che porta verso la vicina Giovinazzo.
Sarà il Consiglio di Stato adesso a decidere se accogliere le ragioni del Comune di Molfetta oppure quelli della società proprietaria di uno dei più longevi e storici stabilimenti balneari locali.
La questione giudiziaria parte tutta da una nota, risalente al 2017, a firma del Dirigente del Settore Territorio - Ufficio Demanio Marittimo del Comune: nella missiva vi era la diffida allo stabilimento alla rimozione di tutte le opere, ritenute abusive dallo stesso Ente, e realizzate su area demaniale con contestuale ripristino dello stato dei luoghi ed eliminazione di ogni altra installazione relativa a quelle ritenute non conformi ai dettati di legge.
Di qui da decisione dello stabilimento di impugnare la nota ricorrendo al TAR Puglia per chiedere l'annullamento. Il Tribunale Amministrativo Regionale, tuttavia, rigetta la richiesta e sentenzia il contrario tanto da indurre ancora una volta la società proprietaria dello stabilimento a ricorrere alla giustizia amministrativa, questa volta al Consiglio di Stato.
Dunque, si andrà di nuovo a processo, processo nel quale il Comune di Molfetta ha già deciso di costituirsi dando mandato a un legale del posto.
Sarà il Consiglio di Stato adesso a decidere se accogliere le ragioni del Comune di Molfetta oppure quelli della società proprietaria di uno dei più longevi e storici stabilimenti balneari locali.
La questione giudiziaria parte tutta da una nota, risalente al 2017, a firma del Dirigente del Settore Territorio - Ufficio Demanio Marittimo del Comune: nella missiva vi era la diffida allo stabilimento alla rimozione di tutte le opere, ritenute abusive dallo stesso Ente, e realizzate su area demaniale con contestuale ripristino dello stato dei luoghi ed eliminazione di ogni altra installazione relativa a quelle ritenute non conformi ai dettati di legge.
Di qui da decisione dello stabilimento di impugnare la nota ricorrendo al TAR Puglia per chiedere l'annullamento. Il Tribunale Amministrativo Regionale, tuttavia, rigetta la richiesta e sentenzia il contrario tanto da indurre ancora una volta la società proprietaria dello stabilimento a ricorrere alla giustizia amministrativa, questa volta al Consiglio di Stato.
Dunque, si andrà di nuovo a processo, processo nel quale il Comune di Molfetta ha già deciso di costituirsi dando mandato a un legale del posto.