Abusata a soli 14 anni, condanne definitive: in carcere i 4 stupratori
Gli imputati, come confermato dai giudici, hanno abusato sessualmente di una minorenne. Arrestati dai Carabinieri
martedì 14 dicembre 2021
11.34
15 anni di reclusione per quattro giovani di Molfetta, d'età compresa fra i 28 e i 33 anni, arrestati dai Carabinieri e trasferiti in carcere: i giudici della terza sezione penale della Cassazione hanno ribadito la sentenza d'Appello per la violenza di gruppo ai danni di una ragazza, all'epoca dei fatti 14enne, avvenuta a Molfetta.
Confermato, quindi, il dispositivo emesso dalla Corte d'Appello di Bari che, in parziale riforma della sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Trani, aveva confermato le condanne per i quattro imputati, i quali, all'epoca dei fatti, avevano tra i 20 e i 25 anni: tre dovranno scontare la partecipazione effettiva allo stupro, il quarto una violenza individuale successiva e una partecipazione morale in quello di gruppo, ai danni di una minorenne, assistita dal legale Annalisa Nanna.
I fatti risalgono a fine aprile 2012. La 14enne, anch'essa di Molfetta, fu accerchiata da alcuni giovani in scooter, trascinata all'interno dell'anfiteatro di Ponente e violentata da un gruppo di otto ragazzi, maggiorenni e minorenni, che da qualche tempo la conoscevano: i quattro, a turno, abusarono sessualmente di lei, sotto gli occhi di altri coetanei che assistettero divertiti, reprimendo con la forza ogni tentativo di reazione della vittima che ha poi trovato il coraggio di denunciare.
Le pene, che vanno dai 3 sino ai 4 anni di reclusione (ridotte grazie alla scelta del rito abbreviato), si aggiungono alla provvisionale di 50mila euro già irrogata dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani in primo grado e al risarcimento del danno nei confronti della ragazza e dei suoi genitori, anch'essi assistiti dall'avvocato del Foro di Bari, e che dovrà essere liquidato in sede civile, oltre al pagamento delle spese legali di tutti i gradi di giudizio dopo gli arresti del 2013.
Il filone processuale appena concluso si riverserà inevitabilmente su quello a carico degli ulteriori tre imputati minorenni, condannati al Tribunale per i Minorenni di Bari nel gennaio 2019 a 2 anni e 9 mesi, e per i quali pende il giudizio alla Corte d'Appello di Bari. Un altro imputato minorenne, invece, all'indomani dell'arresto dei Carabinieri, aveva subito ammesso i fatti, chiedendo di partecipare a un programma di messa alla prova con cui ha estinto il proprio debito con la giustizia.
Per i condannati, alcuni dei quali con piccole segnalazioni a loro carico, le manette da parte dei Carabinieri della Stazione di Molfetta sono scattate domenica: i quattro, dopo la sentenza della Cassazione che ha detto l'ultima parola su una squallida storia di abusi e violenze, sono stati portati nel penitenziario di Lecce.
Confermato, quindi, il dispositivo emesso dalla Corte d'Appello di Bari che, in parziale riforma della sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Trani, aveva confermato le condanne per i quattro imputati, i quali, all'epoca dei fatti, avevano tra i 20 e i 25 anni: tre dovranno scontare la partecipazione effettiva allo stupro, il quarto una violenza individuale successiva e una partecipazione morale in quello di gruppo, ai danni di una minorenne, assistita dal legale Annalisa Nanna.
I fatti risalgono a fine aprile 2012. La 14enne, anch'essa di Molfetta, fu accerchiata da alcuni giovani in scooter, trascinata all'interno dell'anfiteatro di Ponente e violentata da un gruppo di otto ragazzi, maggiorenni e minorenni, che da qualche tempo la conoscevano: i quattro, a turno, abusarono sessualmente di lei, sotto gli occhi di altri coetanei che assistettero divertiti, reprimendo con la forza ogni tentativo di reazione della vittima che ha poi trovato il coraggio di denunciare.
Le pene, che vanno dai 3 sino ai 4 anni di reclusione (ridotte grazie alla scelta del rito abbreviato), si aggiungono alla provvisionale di 50mila euro già irrogata dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani in primo grado e al risarcimento del danno nei confronti della ragazza e dei suoi genitori, anch'essi assistiti dall'avvocato del Foro di Bari, e che dovrà essere liquidato in sede civile, oltre al pagamento delle spese legali di tutti i gradi di giudizio dopo gli arresti del 2013.
Il filone processuale appena concluso si riverserà inevitabilmente su quello a carico degli ulteriori tre imputati minorenni, condannati al Tribunale per i Minorenni di Bari nel gennaio 2019 a 2 anni e 9 mesi, e per i quali pende il giudizio alla Corte d'Appello di Bari. Un altro imputato minorenne, invece, all'indomani dell'arresto dei Carabinieri, aveva subito ammesso i fatti, chiedendo di partecipare a un programma di messa alla prova con cui ha estinto il proprio debito con la giustizia.
Per i condannati, alcuni dei quali con piccole segnalazioni a loro carico, le manette da parte dei Carabinieri della Stazione di Molfetta sono scattate domenica: i quattro, dopo la sentenza della Cassazione che ha detto l'ultima parola su una squallida storia di abusi e violenze, sono stati portati nel penitenziario di Lecce.