Abbattista citato nel servizio de "Le Iene", i legali: «Inchiesta infondata. Estraneità totale ai fatti»

Le precisazioni dopo l'articolo riportato dalla nostra redazione in cui si riprendeva il programma tv

venerdì 23 febbraio 2024 17.41
In seguito all'articolo riportato dalla nostra redazione in merito alla recente puntata de "Le Iene", in cui si faceva riferimento all'inchiesta sugli arbitri di Serie A e si citava anche il molfettese Eugenio Abbattista, è arrivata la replica dei suoi legali che commentano la vicenda e che noi riportiamo di seguito per chiarire come allo stesso non venga imputata alcuna responsabilità nella vicenda descritta nell'articolo e più in generale rispetto all'inchiesta effettuata dalla trasmissione televisiva in questione sulle presunte irregolarità nel mondo degli arbitri, rispetto alla quale risulta essere totalmente estraneo.

«Tutto ciò appare del tutto infondato e privo di fondamento. Occorre a tal proposito in primo luogo precisare che il Sig. Abbattista non risulta essere indagato, sottoposto ad indagine, coinvolto in alcun processo o nella dinamica dei fatti descritti. Differentemente, risulta essere del tutto estraneo alla vicenda, non avendo oltretutto mai avuto alcun coinvolgimento nel processo di assegnazione dei voti. Infatti, è circostanza nota che il Sig. Abbattista, nell'ambito dei procedimenti sportivi instaurati dai Sig.ri Daniele Minelli e Niccolò Baroni avverso le delibere l'Associazione Italiana Arbitri (AIA), sia risultato del tutto estraneo ai fatti e privo di ogni qualsivoglia responsabilità».

«Ricorsi, si ricorda, dichiarati inammissibili. In aggiunta, si ribadisce che la ricostruzione effettuata nel servizio delle "Iene" da voi richiamato, relativa all'assegnazione dei voti agli arbitri, che lascia dedurre che il Sig. Abbattista abbia tratto vantaggio da un presunto "voto taroccato", non tiene in alcun modo conto del fatto che tale voto sia stato del tutto ininfluente per la sua permanenza nell'organico arbitrale. Differentemente, la sua permanenza fu dovuta all'accorpamento avvenuto tra la CAN A e la CAN B (Commissioni Arbitri Nazionali A e B), a seguito del quale il Sig. Abbattista avrebbe mantenuto la sua posizione indipendentemente dal raggiungimento del terzo o del quarto posto in graduatoria».

«La legittimità della sua posizione fu oltretutto certificata dalla successiva e conseguente delibera del Comitato Nazionale AIA. È inoltre facilmente documentabile il fatto che il Sig. Abbattista abbia sempre, nel corso della sua carriera arbitrale, ottenuto voti migliori dei colleghi Minelli e Baroni, vantando quindi, in ogni occasione, una posizione in graduatoria decisamente migliore. Pertanto, per avere un punteggio migliore dei Sig.ri Minelli e Baroni non avrebbe avuto bisogno di alcun tipo di favoritismo. Nonostante l'assoluta estraneità del Sig. Abbattista ai fatti appena descritti, la sua immagine ed il suo nome vengono espressamente richiamati nell'articolo in oggetto, fatto questo che induce inevitabilmente il lettore a ritenere il nostro assistito responsabile di una presunta condotta illecita».

«La decisione di associare l'immagine e la figura del Sig. Abbattista ai presunti illeciti denunciati nell'articolo risulta essere, per le ragioni sopra esposte, inaccettabile, immotivata e profondamente diffamatoria nei confronti di quest'ultimo, oltre che causa di evidenti e notevoli danni all'immagine, alla reputazione ed all'attività professionale dello stesso. In particolare si fa presente che il Sig. Abbattista è 3 considerato un professionista di elevato spessore all'interno di una importante azienda privata italiana, presso la quale svolge un incarico manageriale apicale, con conseguente elevata esposizione mediatica».