A tutto rock con gli “Achtung babies”
Si è chiusa la XII edizione del “Festival in porto”
martedì 11 agosto 2015
11.05
Chi non ha avuto la fortuna o l'occasione di assistere ad un concerto dal vivo degli "U2", può sempre dire di aver visto gli "Achtung babies". E non è azzardato dirlo, visto che al band romana si è esibita anche a casa dei quattro ragazzi di Dublino, naturalmente con successo.
Ha così chiuso con il botto la XII edizione del "Festival in porto" organizzata dagli "Amici della Musica", associazione giovinazzese capace di scovare le migliori cover o tribute band in circolazione. E gli "Achtung babies", che si sono anche fregiati del titolo di tribute band internazionale, per essersi esibita in numerose piazze europee, hanno subito fatto vedere di che pasta sono fatti. Sin dalle prime note. I suoni tirati fuori dalle chitarre (ne ha usate 5 o 6) di Edo/The Edge, la potenza della batteria di Stefano/Larry Mullen Jr., il basso penetrante di Luca/Adam Clayton e poi la voce chiara e anch'essa potente di Chris/Bono che ha voluto cantare tra il pubblico e con il pubblico, hanno invaso piazza Vittorio Emanuele per oltre due ore. Quel pubblico che è stato uno spettacolo nello spettacolo. Che ha finito per accalcarsi sotto il palco per essere ancora più protagonista. Pubblico che ha chiesto a gran voce brani su brani, che i 4 ragazzi di Roma hanno puntualmente eseguito anche se non in scaletta. E come è ormai tradizione per gli "U2", anche gli "Achtung babies" hanno voluto sul palco a suonare e cantare con loro un fan del gruppo irlandese. È toccato a Silvio che si è esibito con una delle chitare di Edo/The Edge.
Gli "Achtung babies" nati nel 1993, sono la prima cover band al mondo dedicata agli U2, hanno collaborato anche con la casa discografica di Bono e compagni, hanno partecipato a numerose trasmissioni televisive: Rai, Mediaset, Tv svizzera, spagnola, turca. Hanno vinto il Premio Italiano della Musica. Sono chiamati anche a ritirare il premio per la miglior band per conto degli stessi U2. Non una semplice tribute band quindi ma qualcosa di più, come hanno dimostrato nel corso del concerto giovinazzese. Una esibizione che ha lasciato il segno.
Ha così chiuso con il botto la XII edizione del "Festival in porto" organizzata dagli "Amici della Musica", associazione giovinazzese capace di scovare le migliori cover o tribute band in circolazione. E gli "Achtung babies", che si sono anche fregiati del titolo di tribute band internazionale, per essersi esibita in numerose piazze europee, hanno subito fatto vedere di che pasta sono fatti. Sin dalle prime note. I suoni tirati fuori dalle chitarre (ne ha usate 5 o 6) di Edo/The Edge, la potenza della batteria di Stefano/Larry Mullen Jr., il basso penetrante di Luca/Adam Clayton e poi la voce chiara e anch'essa potente di Chris/Bono che ha voluto cantare tra il pubblico e con il pubblico, hanno invaso piazza Vittorio Emanuele per oltre due ore. Quel pubblico che è stato uno spettacolo nello spettacolo. Che ha finito per accalcarsi sotto il palco per essere ancora più protagonista. Pubblico che ha chiesto a gran voce brani su brani, che i 4 ragazzi di Roma hanno puntualmente eseguito anche se non in scaletta. E come è ormai tradizione per gli "U2", anche gli "Achtung babies" hanno voluto sul palco a suonare e cantare con loro un fan del gruppo irlandese. È toccato a Silvio che si è esibito con una delle chitare di Edo/The Edge.
Gli "Achtung babies" nati nel 1993, sono la prima cover band al mondo dedicata agli U2, hanno collaborato anche con la casa discografica di Bono e compagni, hanno partecipato a numerose trasmissioni televisive: Rai, Mediaset, Tv svizzera, spagnola, turca. Hanno vinto il Premio Italiano della Musica. Sono chiamati anche a ritirare il premio per la miglior band per conto degli stessi U2. Non una semplice tribute band quindi ma qualcosa di più, come hanno dimostrato nel corso del concerto giovinazzese. Una esibizione che ha lasciato il segno.