A Riccardo Muti la direzione del primo concerto dal vivo dopo l'emergenza Coronavirus

Evento musicale con pubblico ristretto il prossimo 21 giugno a Ravenna

giovedì 28 maggio 2020 10.38
La musica in Italia si prepara a ripartire e lo fa nel segno di Riccardo Muti: nel Ravenna Festival, in programma domenica 21 giugno, ci sarà il primo concerto dal vivo diretto del maestro molfettese alla Rocca Brancaleone. Nello storico spazio all'aperto, l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il soprano Rosa Feola si uniranno a Muti per il primo evento musicale con pubblico in Italia dopo il lockdown imposto dal Coronavirus: si tratterà di un appuntamento di grande portata simbolica, il cui rilievo sarà sottolineato anche dalla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini e dalla copertura televisiva della Rai, nello stesso giorno in cui, non a caso, ricorre la festa della musica.

La XXXI edizione di Ravenna Festival, ricreata ad hoc per un contesto senza precedenti, continuerà fino al 30 luglio con circa quaranta appuntamenti alla Rocca. Naturalmente, saranno applicate le norme di distanziamento sociale per la massima sicurezza degli artisti, del personale e dei 250 spettatori per i quali sarà d'obbligo l'uso delle mascherine e l'accesso con ingressi scaglionati. Il calendario dettagliato, insieme alle modalità di accesso agli eventi, sarà annunciato a breve. Muti guiderà l'orchestra di 62 elementi in un programma quasi interamente mozartiano: da un periodo fra i più bui della vita del compositore nasce una sinfonia la cui luminosità esalta il genio di Mozart oltre le avversità quotidiane, come appunto cercherà di fare questo concerto in uno dei momenti più difficili della storia recente del nostro Paese.

Sarà dunque un concerto di apertura in un'edizione straordinaria da ogni punto di vista, il cui destino è stato in bilico per diverse settimane di fronte ai decreti che hanno chiuso le porte dei teatri e determinato la cancellazione di eventi in tutta la penisola. Con la scelta della Rocca Brancaleone, la fortezza del XV secolo dove nel 1990 lo stesso Muti diresse il concerto inaugurale della prima edizione, e il coinvolgimento della Cherubini, composta da musicisti under 30 provenienti da tutt'Italia, il Festival lancia un messaggio dalla forte risonanza: la rinascita della musica, e in generale della cultura, è possibile solo favorendo la crescita delle nuove generazioni di artisti che, ad ora, stanno pagando il prezzo più alto del lungo silenzio di questo 2020 così diverso dal passato.