A processo l'aggressore di Matteo d'Ingeo
Accettata la costituzione di parte civile della parte offesa. Prossima udienza il 21 marzo
venerdì 15 dicembre 2017
13.25
Con atto di citazione a giudizio si è svolta ieri mattina la prima udienza del procedimento penale nei confronti di un 35enne pregiudicato di Molfetta, ritenuto legato alla famiglia Fiore-Magarelli, imputato per il reato di lesioni personali.
Il 4 aprile 2016, infatti, colpendo al volto Matteo d'Ingeo, il coordinatore del movimento civico Liberatorio Politico, gli causò lesioni personali (trauma contusivo dell'emivolto destro e dell'orecchio).
Il giudice, Angela Letizia Ardito, dopo aver ascoltato i difensori e accettato la costituzione di parte civile della parte offesa rappresentata dall'avvocato Annamaria Caputo, ha fissato la data della prossima udienza.
Si ritornerà in aula, per l'esame dei testi, il 21 marzo 2018, una data molto simbolica, la giornata in cui da anni Libera ricorda le vittime delle mafie.
Il 4 aprile 2016, infatti, colpendo al volto Matteo d'Ingeo, il coordinatore del movimento civico Liberatorio Politico, gli causò lesioni personali (trauma contusivo dell'emivolto destro e dell'orecchio).
Il giudice, Angela Letizia Ardito, dopo aver ascoltato i difensori e accettato la costituzione di parte civile della parte offesa rappresentata dall'avvocato Annamaria Caputo, ha fissato la data della prossima udienza.
Si ritornerà in aula, per l'esame dei testi, il 21 marzo 2018, una data molto simbolica, la giornata in cui da anni Libera ricorda le vittime delle mafie.