A Molfetta si muore di lavoro
Il magistrato inquirente Mirella Conticelli: «Potrebbe essersi trattato di una imprudenza»
martedì 8 aprile 2014
16.49
La tragedia, purtroppo, si è ripetuta, come il revival di un film dell'orrore. In due, padre e figlio, dell'azienda Rizzi ecologie di Bitonto, hanno perso la vita mentre ripulivano una cisterna all'interno dell'azienda di prodotti ittici biscegliese Di Dio srl (zona ASI di Molfetta. Una tragedia che ha riaperto la ferita nel costato della cittadinanza molfettese. E' ancora vivo il dolore per le vittime della Truck Center in cui morirono cinque persone proprio mentre pulivano una cisterna.
Secondo una prima ricostruzione Alessio Rizzi (il ragazzo sopravvissuto), sarebbe scivolato nella cisterna mentre recuperava il chiusino della cisterna che dovevano ripulire. Per salvarlo suo padre, Nicola Rizzi (50 anni), si sarebbe gettato nella cisterna. Dopo averlo riportato in superficie, però, Nicola si sarebbe sentito male e sarebbe ricaduto nella cisterna a quel punto l'altro figlio (Vincenzo Rizzi, 28 anni) si sarebbe lanciato per riportare in superficie suo padre. Tutto inutile. La tragedia si è consumata in pochi minuti.
Entrambi, ma l'autopsia potrà sciogliere ogni dubbio, sarebbero annegati dopo aver perso i sensi per le esalazioni. Alessio Rizzi è stato subito rianimato e portato d'urgenza all'ospedale di Bisceglie dove rimarrà in osservazione per le prossime 48 ore.
Sul luogo sono giunti il magistrato Mirella Conticelli che ha rilasciato una dichiarazione lampo alla televisione: «le indagini si stanno svolgendo su più fronti e per il momento non è possibile giungere a delle conclusioni - ha spiegato rapidamente - Potrebbe essersi trattato di una imprudenza perché gli operai probabilmente non indossavano una mascherina». Oltre alle Forze dell'Ordine (Carabinieri e Polizia Municipale) e alle ambulanze del 118, erano presenti anche il Presidente del Consiglio, Nicola Piergiovanni, l'Assessore allo sviluppo e Innovazione Giuseppe Bellifemine, il vicesindaco Bepi Maralfa e alcuni consiglieri comunali. Non c'era il sindaco Paola Natalicchio.
Sconcerto sul volto dei presenti sul posto. Nessun commento a caldo: solo silenzio. In lacrime gli operai dell'azienda. Un uomo, forse un parente delle vittime, si è dimenato per terra, urlando, per poi essere calmato dalle persone che lo circondavano. Tra le urla l'arrivo della donna che ha perso il marito e uno dei due figli (il piccolo). Questo il momento più straziante, mentre fuori continuavano le riprese video e le varie interviste. Alle 13.30 circa l'arrivo delle autoambulanze che hanno portato via i due corpi. Nei prossimi giorni sarà eseguita l'autopsia.
Secondo una prima ricostruzione Alessio Rizzi (il ragazzo sopravvissuto), sarebbe scivolato nella cisterna mentre recuperava il chiusino della cisterna che dovevano ripulire. Per salvarlo suo padre, Nicola Rizzi (50 anni), si sarebbe gettato nella cisterna. Dopo averlo riportato in superficie, però, Nicola si sarebbe sentito male e sarebbe ricaduto nella cisterna a quel punto l'altro figlio (Vincenzo Rizzi, 28 anni) si sarebbe lanciato per riportare in superficie suo padre. Tutto inutile. La tragedia si è consumata in pochi minuti.
Entrambi, ma l'autopsia potrà sciogliere ogni dubbio, sarebbero annegati dopo aver perso i sensi per le esalazioni. Alessio Rizzi è stato subito rianimato e portato d'urgenza all'ospedale di Bisceglie dove rimarrà in osservazione per le prossime 48 ore.
Sul luogo sono giunti il magistrato Mirella Conticelli che ha rilasciato una dichiarazione lampo alla televisione: «le indagini si stanno svolgendo su più fronti e per il momento non è possibile giungere a delle conclusioni - ha spiegato rapidamente - Potrebbe essersi trattato di una imprudenza perché gli operai probabilmente non indossavano una mascherina». Oltre alle Forze dell'Ordine (Carabinieri e Polizia Municipale) e alle ambulanze del 118, erano presenti anche il Presidente del Consiglio, Nicola Piergiovanni, l'Assessore allo sviluppo e Innovazione Giuseppe Bellifemine, il vicesindaco Bepi Maralfa e alcuni consiglieri comunali. Non c'era il sindaco Paola Natalicchio.
Sconcerto sul volto dei presenti sul posto. Nessun commento a caldo: solo silenzio. In lacrime gli operai dell'azienda. Un uomo, forse un parente delle vittime, si è dimenato per terra, urlando, per poi essere calmato dalle persone che lo circondavano. Tra le urla l'arrivo della donna che ha perso il marito e uno dei due figli (il piccolo). Questo il momento più straziante, mentre fuori continuavano le riprese video e le varie interviste. Alle 13.30 circa l'arrivo delle autoambulanze che hanno portato via i due corpi. Nei prossimi giorni sarà eseguita l'autopsia.