A Molfetta raccolta differenziata al rallentatore. E la tassa rifiuti resta sempre alta

Molfetta lascia inalterata la TaRi. A Terlizzi e a Ruvo, invece, riduzioni per tutte le utenze

martedì 17 maggio 2016
A cura di Cosimo de Gioia
Tassa rifiuti meno 5,7 per cento in bolletta per tutti gli utenti. Meno 20 per cento per chi possiede o faccia richiesta di una compostiera. Meno 50 per cento per tutti gli esercizi commerciali che elimineranno le slot-machine. Mano 95 per cento sull'importo della tassa per tutte quelle attività commerciali di nuova apertura o già operanti comprese nel centro storico. Tutto grazie alla raccolta differenziata porta a porta.

Peccato però che questi numeri non riguardino Molfetta. Sono i tagli alle tasse decise qualche giorno fa dall'amministrazione comunale di Terlizzi e inserite nella manovra fiscale. Numeri che appartengono quindi non a una promessa da realizzare chissà quando, ma a un risparmio concreto che i terlizzesi si ritroveranno nelle proprie tasche. E dire che il porta a porta a Terlizzi (dove la differenziata ha già raggiunto oltre il 70 per cento) è cominciato in ritardo rispetto a Molfetta. E adesso si è trasformato addirittura in una leva di incentivazione economica per le attività commerciali che già operano o vogliono insediarsi nelle strade del centro antico. Stesso discorso a Ruvo, dove l'amministrazione uscente ha ridotto la tassa rifiuti grazie alla raccolta differenziata.

Ci piace citare queste esperienze affinché possano essere un esempio. Affinché certi dati diffusi qualche giorno fa dal comune di Molfetta - siamo al 40 per cento di raccolta differenziata - non diventino dei soprammobili della politica, belli da vedere e del tutto inutili per i cittadini. Affinché, insomma, lo slogan "non abbiamo aumentato le tasse" (e ci mancherebbe, dopo averle aumentate negli anni scorsi) non passi a Molfetta come un'ipocrisia, un finto risultato ottenuto. Terlizzi dimostra che si può fare meglio. E soprattutto si possono ridurre le tasse.