A Molfetta la mostra "Il frutto ed il tempo" presso il Conterosso Social Club
Si tratta di una nuova realtà culturale cittadina appena inaugurata nel centro città
giovedì 16 gennaio 2025
9.33
"Il frutto ed il tempo" è il titolo della mostra dei tre artisti locali, Pino Spadavecchia, Vittorio Valente ed il compianto Nino Pomodoro, esposta negli spazi del Conterosso Social Club, la nuova realtà culturale cittadina appena inaugurata nel pieno centro di Molfetta.
Nata da una intuizione intellettuale di qualche lustro fa e dalle sollecitazioni interpretative suscitate dalla lettura del libro "Il frutto e la stagione" di Orazio Panunzio durante un cenacolo intellettuale, "solo ora il progetto ha trovato casa e giusta collocazione nello spazio espositivo dell'Associazione, che a queste sperimentazioni sghembe e fuori dall'ordinario, bene si presta" ha dichiarato Domi Bufi, Presidente di Conterosso. "È interessante riscontrare come l'arte concettuale, che poi è il filo rosso che lega i tre artisti in questo progetto, è stata interpretata da essi in una maniera differente, eppure sempre così potente ed incisiva" ha spiegato il fotografo Francesco Mezzina durante l'inaugurazione della mostra.
Ecco quindi nei lavori di Spadavecchia la necessità di matite colorate e pennellate, a pari di un bambino, di carte trovate lì a caso. Non rabbia, ma un gesto di colore e segno innocente per raccontare il mondo ora. Le gestualità del pennello, quanto delicata, quanto incisiva con il colore appena intriso. Onirici e surreali, come se venissero fuori da un libro di fiabe, risultano i "paesaggi" di Valente, che realizza con tecniche pittoriche e plastiche tridimensionali, osservando il mondo esterno, dal suo di mondo, affamato però di conoscenza, attraverso lo "spioncino" dell'anima.
Altrettanto notevoli, infine, le quattro opere fotografiche di Nino Pomodoro, mai dimenticato Maestro della fotografia in bianco e nero, qui rappresentato nel suo periodo della luminosità più scura. La manifestazione dei dettagli urbani, un relitto nascosto nella sabbia, un marciapiede rotto, la futilità di un passante, sono allegorie usate dall'artista che evidenziano la sua capacità di rendere poetici i frammenti di vita quotidiana ma, nel contempo, sono anche elementi di una umanità decadente. La mostra è fruibile presso la sede di Conterosso Social Club in via Enrico de Nicola, 12, fino a sabato 25 gennaio, nelle ore serali, preferibilmente prenotandosi allo 3292404626.
Nata da una intuizione intellettuale di qualche lustro fa e dalle sollecitazioni interpretative suscitate dalla lettura del libro "Il frutto e la stagione" di Orazio Panunzio durante un cenacolo intellettuale, "solo ora il progetto ha trovato casa e giusta collocazione nello spazio espositivo dell'Associazione, che a queste sperimentazioni sghembe e fuori dall'ordinario, bene si presta" ha dichiarato Domi Bufi, Presidente di Conterosso. "È interessante riscontrare come l'arte concettuale, che poi è il filo rosso che lega i tre artisti in questo progetto, è stata interpretata da essi in una maniera differente, eppure sempre così potente ed incisiva" ha spiegato il fotografo Francesco Mezzina durante l'inaugurazione della mostra.
Ecco quindi nei lavori di Spadavecchia la necessità di matite colorate e pennellate, a pari di un bambino, di carte trovate lì a caso. Non rabbia, ma un gesto di colore e segno innocente per raccontare il mondo ora. Le gestualità del pennello, quanto delicata, quanto incisiva con il colore appena intriso. Onirici e surreali, come se venissero fuori da un libro di fiabe, risultano i "paesaggi" di Valente, che realizza con tecniche pittoriche e plastiche tridimensionali, osservando il mondo esterno, dal suo di mondo, affamato però di conoscenza, attraverso lo "spioncino" dell'anima.
Altrettanto notevoli, infine, le quattro opere fotografiche di Nino Pomodoro, mai dimenticato Maestro della fotografia in bianco e nero, qui rappresentato nel suo periodo della luminosità più scura. La manifestazione dei dettagli urbani, un relitto nascosto nella sabbia, un marciapiede rotto, la futilità di un passante, sono allegorie usate dall'artista che evidenziano la sua capacità di rendere poetici i frammenti di vita quotidiana ma, nel contempo, sono anche elementi di una umanità decadente. La mostra è fruibile presso la sede di Conterosso Social Club in via Enrico de Nicola, 12, fino a sabato 25 gennaio, nelle ore serali, preferibilmente prenotandosi allo 3292404626.