A Molfetta l'evento di promozione di sport e salute voluto dall'Asl Bari

Venerdì 6 luglio alle ore 9.30 a Palazzo di Città

giovedì 5 luglio 2018 10.13
Venerdì 6 luglio 2018 alle ore 9:30 presso l'Aula Consiliare di Palazzo di Città nel Comune di Molfetta - annuncia il Commissario Straordinario Dottor Vito Montanaro - si terrà l'evento promosso dalla ASL Bari in collaborazione con la Città di Molfetta e la Fondazione Carlo Valente Onlus Psiche e Sport dal 'Sport e Salute - Un calcio allo stigma: in campo per battere il disagio psichico'. Parteciperanno all'iniziativa rappresentanti delle istituzioni e professionisti operanti nell'ambito della Salute Mentale per valorizzare un evento sportivo di ampia risonanza civile e socio-riabilitativa che ha visto un cittadino molfettese vincere, con la Nazionale Italiana, il Campionato Mondiale di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale tenutosi a Roma dal 13 al 17 Maggio 2018. Nell'occasione sarà esposta la Coppa del Mondo conquistata dalla nazionale psichiatrici 'Crazy for football'. Al torneo internazionale hanno preso parte 10 squadre, 160 atleti tra i 22 e i 56 anni e oltre 200 istituzioni.

"La vittoria che vogliamo festeggiare - continua il Commissario Straordinario della ASL Bari Dottor Vito Montanaro - è la vittoria contro il pregiudizio e lo stigma che purtroppo ancora contraddistinguono le persone con problemi di salute mentale. Passione, divertimento, lealtà, rispetto delle regole, spirito di squadra, sono gli ingredienti di un successo straordinario che ha permesso e permette a un gruppo di giovani 'matti per il calcio' di raggiungere risultati eccezionali. Sport significa rispetto delle regole ed è l'occasione per sottolinearne il valore universale come messaggio forte. Infatti c'è il desiderio di dimostrare che si può andare oltre i limiti imposti dalla malattia mentale, stare bene con se stessi e con gli altri, fare qualcosa che può dare a tutti una speranza e un'altra opportunità".

"Come ASL Bari, grazie alla sinergia con la Fondazione Carlo Valente ed alla lungimiranza del Direttore DSM dottor Domenico Semisa, stiamo promuovendo e sperimentando esperienze di Riabilitazione Psicosociale che vedono lo sport come volano per migliorare l'autonomia personale e psicosociale e fornire risposte più appropriate e soddisfacenti, oltre i trattamenti convenzionali, ai bisogni di pazienti e familiari. Nel CSM Area 1 – Molfetta sotto la responsabilità del dottor Cesario Schiraldi è già da tempo in atto il Progetto Calcio. Ovvero un laboratorio di Riabilitazione Psicosociale che valorizza le abilità e le competenze di ciascuno e mette insieme operatori e pazienti sotto l'egida dei valori dello sport. Il progetto socio-riabilitativo, integrato nel PTRI, è rivolto a circa 15 pazienti e si articola in allenamenti settimanali, colloqui ed incontri periodici con pazienti e familiari, monitoraggio delle condizioni fisiche e psichiche, riunioni di gruppo. L'intera progettualità è finalizzata a promuovere il benessere della persona e migliorare lo stato di salute psico-fisica. Per sviluppare ed accrescere abilità relazionali e comunicative, vincoli di solidarietà e di amicizia, di autostima e di responsabilità, con senso di appartenenza e voglia di fare gruppo, cura della persona ed attenzione alla salute fisica e mentale. Riscontriamo evidenti effetti in termini di miglioramento della qualità di vita e di recupero di un più adeguato e soddisfacente livello di funzionamento ed integrazione sociale e familiare. Riusciamo a realizzare tutto ciò grazie all'assiduo lavoro condotto da una équipe competente e motivata, animata dal desiderio di far bene e di impegnarsi nell'obiettivo di fornire a queste persone ed alle loro famiglie una via d'uscita dal tunnel della malattia mentale a cui va il sentito ringraziamento da parte della Direzione Aziendale della ASL Bari. Continueremo - conclude il Commissario Straordinario Dottor Vito Montanaro - ad investire e promuovere iniziative che a 40 anni dall'entrata in vigore dalla legge Basaglia dia prova degli sforzi compiuti e dell'enorme lavoro ancora da fare".