A Molfetta il ricordo di Frida Kahlo per la Giornata internazionale della donna
Lo spettacolo musicale si è tenuto nel Museo Diocesano
martedì 12 marzo 2024
Ha aperto le porte alla celebrazione della donna il Museo Diocesano di Molfetta, la sera dell' 8 marzo, quando si è tenuto un reading-musicale, patrocinato dalla Diocesi e Fondazione Museo Diocesano e promosso da Digressione Music, Fe Art, Dot Studio e Fatti d'Arte. Il concerto trae ispirazione dal libro "Viva la Vida" di Pino Cacucci.
Protagonista indiscussa dell'evento è stata la memoria della celeberrima pittrice e poetessa Frida Kahlo, icona dell'emancipazione ed intraprendenza femminile. Lo spettacolo consisteva nell'esecuzione di vari brani tratti dalla musica latina dell'America centrale e meridionale tra i quali "La Llorona", "Historia de un Amor" e "La Bruja".
Alla musica si è affiancato un monologo teatrale che ha coinvolto la poesia di Pablo Neruda e di Frida stessa, la cui vita tormentata da eventi funesti e dall'amore travagliato che nutriva per il marito Diego Rivera, è stata narrata al pubblico. «Oggi è un giorno speciale e triste, che celebra la donna in quanto amica, moglie, madre, sorella e figlia; donna che è tutto questo ma anche, purtroppo, violenza, morte e dolore» ha commentato Don Gino Samarelli, promotore della serata, che ha continuato così «Sii sempre fiera di essere donna perché sei creatrice di umanità».
Il concerto è stato sicuramente un successo e con buona probabilità si terrà una seconda edizione. È stato vitale, per l'ottima riuscita dello spettacolo, il lavoro certosino e l'ardimento degli artisti che, con il loro talento, hanno permesso a Frida, alla sua Casa Azul, all'ardente musica latina di "scrivere ancora una volta nell'anima delle persone". Nello specifico si ringraziano i maestri d'arte: Alfredo De Giovanni (voce narrante e chitarra), Floriana Ferrante (voce), Domenico Lopez (chitarra), Giovanni Chiapparino (percussioni e fisarmonica), Ilaria Stoppini (flauto traverso), Alessio Campanozzi (contrabbasso).
Protagonista indiscussa dell'evento è stata la memoria della celeberrima pittrice e poetessa Frida Kahlo, icona dell'emancipazione ed intraprendenza femminile. Lo spettacolo consisteva nell'esecuzione di vari brani tratti dalla musica latina dell'America centrale e meridionale tra i quali "La Llorona", "Historia de un Amor" e "La Bruja".
Alla musica si è affiancato un monologo teatrale che ha coinvolto la poesia di Pablo Neruda e di Frida stessa, la cui vita tormentata da eventi funesti e dall'amore travagliato che nutriva per il marito Diego Rivera, è stata narrata al pubblico. «Oggi è un giorno speciale e triste, che celebra la donna in quanto amica, moglie, madre, sorella e figlia; donna che è tutto questo ma anche, purtroppo, violenza, morte e dolore» ha commentato Don Gino Samarelli, promotore della serata, che ha continuato così «Sii sempre fiera di essere donna perché sei creatrice di umanità».
Il concerto è stato sicuramente un successo e con buona probabilità si terrà una seconda edizione. È stato vitale, per l'ottima riuscita dello spettacolo, il lavoro certosino e l'ardimento degli artisti che, con il loro talento, hanno permesso a Frida, alla sua Casa Azul, all'ardente musica latina di "scrivere ancora una volta nell'anima delle persone". Nello specifico si ringraziano i maestri d'arte: Alfredo De Giovanni (voce narrante e chitarra), Floriana Ferrante (voce), Domenico Lopez (chitarra), Giovanni Chiapparino (percussioni e fisarmonica), Ilaria Stoppini (flauto traverso), Alessio Campanozzi (contrabbasso).