Minervini: «I casi di Coronavirus a Molfetta ora sono 67»

Il bollettino: 63 sono asintomatici, 3 con sintomi e un ricovero

domenica 18 ottobre 2020 13.01
Consueto aggiornamento di Tommaso Minervini in merito al bollettino epidemiologico della città: i casi di positività al Covid-19 a Molfetta passano da 43 a 67, di cui 63 asintomatici.

«Oggi posso fornire i dati ufficiali dell'epidemia a Molfetta - spiega il primo cittadino - dopo aver sentito il Dipartimento di Prevenzione. Come registrato negli ultimi giorni in tutta Italia e in Puglia, anche nella nostra città c'è un incremento di contagi, con 67 positivi totali di cui 63 asintomatici, 3 con sintomi e solo un paziente ricoverato. Stanno tutti bene comunque e faccio a tutti un augurio di pronta guarigione».

«Voglio comunque specificare che dei 63 asintomatici, 24 sono in uscita perché hanno ormai esaurito il periodo di quarantena e nella prossima settimana saranno negativizzati. Lunedì avrò l'incontro con le unità sanitarie e con le forze dell'ordine per coordinare l'azione nel Comune in questa situazione di emergenza. Ho chiesto al direttore della ASL Bari di rinforzare gli organici del Dipartimento di Prevenzione» ha aggiunto Minervini.

«Mi sono detto disponibile per mettere a disposizione anche strutture comunali per i tamponi del cosiddetto "drive-in", per una velocizzazione delle procedure e per un tracciamento più efficace dei contatti stretti. Stiamo agendo con attenzione anche con le associazioni di volontariato per dare supporto psicologico a quanti stanno affrontando con solitudine questo momento delicato per tutti».

«Le istituzioni stanno facendo tutti gli sforzi possibili per supportare la cittadinanza - ha concluso il sindaco - ma non posso che rinnovare la chiamata alla responsabilità ai cittadini. Dobbiamo continuare a comportaci con rispetto delle regole sanitarie, con l'uso della mascherina e l'attenzione al distanziamento sociale. Soltanto agendo in coesione possiamo vivere nel migliore dei modi un inverno che si prospetta rigido e non semplice per via dell'epidemia».