A Molfetta altro weekend da bollino rosso per alga tossica
Continuano i casi di febbre, mal di gola e spossatezza tra i bagnanti
lunedì 27 luglio 2020
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Solo a fine settimana si conosceranno i dati ufficiali relativi alla presenza di alga tossica nelle acque molfettesi nel corso della seconda parte di luglio.
Eppure nei fatti il bollino rosso, già posizionato su Molfetta nella prima parte del mese corrente, dovrebbe essere confermato. Infatti, non tendono a diminuire i casi di febbre, diarrea, vomito, mal di gola e senso di spossatezza che tantissimi stanno avvertendo dopo essere stati in spiaggia.
Complice anche il vento delle ultime quarantotto ore gli episodi di malessere avvertito dopo un bagno oppure qualche ora di tintarella sono tornati in auge in città. Anzitempo rispetto al 2019 quando l'alga tossica fece capolino solo a ferragosto.
Come evitare tutto ciò?
"Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate", spiega l'Arpa Puglia, l'agenzia regionale che effettua i prelievi di acqua marina per gli esami e la divulgazione dei dati ufficiali.
"Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina".
Eppure nei fatti il bollino rosso, già posizionato su Molfetta nella prima parte del mese corrente, dovrebbe essere confermato. Infatti, non tendono a diminuire i casi di febbre, diarrea, vomito, mal di gola e senso di spossatezza che tantissimi stanno avvertendo dopo essere stati in spiaggia.
Complice anche il vento delle ultime quarantotto ore gli episodi di malessere avvertito dopo un bagno oppure qualche ora di tintarella sono tornati in auge in città. Anzitempo rispetto al 2019 quando l'alga tossica fece capolino solo a ferragosto.
Come evitare tutto ciò?
"Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate", spiega l'Arpa Puglia, l'agenzia regionale che effettua i prelievi di acqua marina per gli esami e la divulgazione dei dati ufficiali.
"Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina".