A don Mimmo Amato l’abbraccio della città e delle istituzioni
Messaggio del sindaco di Molfetta Paola Natalicchio
mercoledì 30 settembre 2015
11.16
"Sono ore di preoccupazione da parte di tutta la città per le condizioni di salute di don Mimmo Amato e voglio esprimere alla famiglia e alla diocesi la sincera vicinanza istituzionale dell'Amministrazione in queste ore difficili di inspiegabile e improvviso dolore.
Don Mimmo è un punto di riferimento importante non solo per la comunità cattolica cittadina ma anche per una Amministrazione a cui ha mostrato sempre spirito di collaborazione e grande amicizia. Ci siamo stati accanto dopo la morte di don Gino Martella e ci siamo messi al lavoro con operosità e senza mai un solo contrasto su due cose molto importanti per la città: il piano di ampliamento del cimitero comunale e la Marcia Nazionale della Pace del prossimo 31 dicembre. Abbiamo inaugurato insieme l'Ostello dei Migranti, avendo al nostro fianco Mons. Ricchiuti, per lanciare uniti un messaggio di accoglienza interculturale ai migranti e spezzare il muro di indifferenza anche sull'emergenza profughi, su cui la diocesi si è detta sempre pronta a ogni forma di collaborazione in caso di necessità nei prossimi mesi.
Don Mimmo stava lavorando duramente e con umiltà, ogni minuto e ogni giorno, con la sua consueta particolare attenzione verso i giovani dell'Azione Cattolica, le comunità scout e un occhio forte su tutte le fragilità della città: poveri, anziani, disabili. Oggi lotta in una stanza di ospedale, ma sono certa che sente l'abbraccio della città e delle istituzioni. Vogliamo e dobbiamo continuare a sperare di riaverlo al nostro fianco, più forte e determinato di prima. Forza Don Mimmo. Ti aspettiamo"
Don Mimmo è un punto di riferimento importante non solo per la comunità cattolica cittadina ma anche per una Amministrazione a cui ha mostrato sempre spirito di collaborazione e grande amicizia. Ci siamo stati accanto dopo la morte di don Gino Martella e ci siamo messi al lavoro con operosità e senza mai un solo contrasto su due cose molto importanti per la città: il piano di ampliamento del cimitero comunale e la Marcia Nazionale della Pace del prossimo 31 dicembre. Abbiamo inaugurato insieme l'Ostello dei Migranti, avendo al nostro fianco Mons. Ricchiuti, per lanciare uniti un messaggio di accoglienza interculturale ai migranti e spezzare il muro di indifferenza anche sull'emergenza profughi, su cui la diocesi si è detta sempre pronta a ogni forma di collaborazione in caso di necessità nei prossimi mesi.
Don Mimmo stava lavorando duramente e con umiltà, ogni minuto e ogni giorno, con la sua consueta particolare attenzione verso i giovani dell'Azione Cattolica, le comunità scout e un occhio forte su tutte le fragilità della città: poveri, anziani, disabili. Oggi lotta in una stanza di ospedale, ma sono certa che sente l'abbraccio della città e delle istituzioni. Vogliamo e dobbiamo continuare a sperare di riaverlo al nostro fianco, più forte e determinato di prima. Forza Don Mimmo. Ti aspettiamo"