8 marzo, Minervini: «Pensiero per le donne uccise e in guerra»
Il sindaco commenta la ricorrenza a nome della città
martedì 8 marzo 2022
9.29
Sono state uccise sei donne, in Italia, nei primi mesi di quest'anno. Nei dodici mesi del 2021 le donne assassinate sono state sessantadue. In media una ogni cinque giorni.
A distanza di settantacinque anni dall'approvazione della nostra Costituzione, che ha sancito, in via definitiva, l'eguaglianza e la parità tra tutte le persone, i femminicidi sotolineano che la legge, da sola, non basta.
Non basta a fermare la mano insanguinata di chi uccide in nome dell'amore; non basta per evitare le discriminazioni di genere sui posti di lavoro; non basta per garantire alle donne parità salariali.
La parità di genere non è soltanto una grave questione economica e sociale. E' una grande questione culturale ed educativa.
«Quest'anno – il commento del Sindaco Tommaso Minervini - il pensiero va anche a tutte quelle donne che stanno subendo una guerra, madri, mogli, figlie, sorelle che, in una manciata di minuti, hanno perso tutto. Molte anche la vita. Penso alle donne ucraine, alle donne russe, a tutte quelle giovani scese in piazza in nome della pace, per chiedere di fermare una carneficina che riempie di sangue le strade, a tutte quelle donne costrette a scappare, con i loro bambini, da un paese in guerram a lasciare tutto, pure i loro affetti più cari. Penso al dolore, alle ferite dell'anima, al senso di incertezza e di vuoto, alla disperazione di queste donne.
Per questo – conclude il Primo cittadino - le mimose di quest'anno non posono che essere listate a lutto».
A distanza di settantacinque anni dall'approvazione della nostra Costituzione, che ha sancito, in via definitiva, l'eguaglianza e la parità tra tutte le persone, i femminicidi sotolineano che la legge, da sola, non basta.
Non basta a fermare la mano insanguinata di chi uccide in nome dell'amore; non basta per evitare le discriminazioni di genere sui posti di lavoro; non basta per garantire alle donne parità salariali.
La parità di genere non è soltanto una grave questione economica e sociale. E' una grande questione culturale ed educativa.
«Quest'anno – il commento del Sindaco Tommaso Minervini - il pensiero va anche a tutte quelle donne che stanno subendo una guerra, madri, mogli, figlie, sorelle che, in una manciata di minuti, hanno perso tutto. Molte anche la vita. Penso alle donne ucraine, alle donne russe, a tutte quelle giovani scese in piazza in nome della pace, per chiedere di fermare una carneficina che riempie di sangue le strade, a tutte quelle donne costrette a scappare, con i loro bambini, da un paese in guerram a lasciare tutto, pure i loro affetti più cari. Penso al dolore, alle ferite dell'anima, al senso di incertezza e di vuoto, alla disperazione di queste donne.
Per questo – conclude il Primo cittadino - le mimose di quest'anno non posono che essere listate a lutto».