3 auto incendiate in 4 giorni, per il Liberatorio «un preoccupante primato»
Il movimento cittadino chiede a Palazzo di Città di «rivolgersi con fermezza al Prefetto e alla Procura della Repubblica di Trani»
sabato 6 gennaio 2018
11.50
«Poco prima della mezzanotte, alle 23.15 circa, del 5 gennaio, un'auto comincia a bruciare in via Manzoni, ad angolo con via Solferino, e poi prende fuoco la seconda. Un passo carrabile salva una terza auto che era poco distante».
Questo, secondo il Liberatorio Politico, «è purtroppo il bilancio del secondo rogo dall'inizio del 2018 e risulta il più grave degli ultimi 10 anni, non era mai accaduto che già nella prima settimana dell'anno ci fossero già tre auto incendiate. Ma il bilancio del 2017 non è meno preoccupante con 36 auto incendiate, 1 moto, 1 bar e 1 scuola.
Naturalmente questi sono i dati in nostro possesso ma non escludiamo che ci possano essere stati altri roghi di cui non è stata data notizia. Via Manzoni rientra in una zona a rischio per gli incendi di auto; nel settembre scorso a pochi metri dal rogo di ieri sera, in via Manzoni, ci sono state altre due auto incendiate. il 7 dicembre scorso in via Pappalepore a due isolati di distanza ci fu un'altra auto incendiata».
Il movimento civico molfettese, guidato da Matteo d'Ingeo, chiede a Palazzo di Città «di rivolgersi con fermezza al Prefetto e alla Procura della Repubblica di Trani per l'apertura di un fascicolo unico d'indagine per capire se gli incendi che hanno distrutto oltre 250 auto in questi anni, sono riconducibili ad atti vandalici, dolosi o a corto circuiti che hanno creato auto-combustioni.
Anche l'attuale amministrazione tace e non sembra avere molto a cuore la sicurezza dei cittadini e la difesa del patrimonio comune. Sono mesi che l'assessore alla Sicurezza annuncia iniziative in tal senso, ma ad oggi non ne abbiamo notizia». Intanto ieri, proprio il Liberatorio Politico ha protocollato una richiesta rivolta al sindaco Tommaso Minervini e al presidente del consiglio Nicola Piergiovanni.
Nella nota il movimento ha sollecitato la convocazione del "Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali", richiamando ben due note inviate al commissario Mauro Passerotti, oltre ad una personale analisi della situazione locale.
Questo, secondo il Liberatorio Politico, «è purtroppo il bilancio del secondo rogo dall'inizio del 2018 e risulta il più grave degli ultimi 10 anni, non era mai accaduto che già nella prima settimana dell'anno ci fossero già tre auto incendiate. Ma il bilancio del 2017 non è meno preoccupante con 36 auto incendiate, 1 moto, 1 bar e 1 scuola.
Naturalmente questi sono i dati in nostro possesso ma non escludiamo che ci possano essere stati altri roghi di cui non è stata data notizia. Via Manzoni rientra in una zona a rischio per gli incendi di auto; nel settembre scorso a pochi metri dal rogo di ieri sera, in via Manzoni, ci sono state altre due auto incendiate. il 7 dicembre scorso in via Pappalepore a due isolati di distanza ci fu un'altra auto incendiata».
Il movimento civico molfettese, guidato da Matteo d'Ingeo, chiede a Palazzo di Città «di rivolgersi con fermezza al Prefetto e alla Procura della Repubblica di Trani per l'apertura di un fascicolo unico d'indagine per capire se gli incendi che hanno distrutto oltre 250 auto in questi anni, sono riconducibili ad atti vandalici, dolosi o a corto circuiti che hanno creato auto-combustioni.
Anche l'attuale amministrazione tace e non sembra avere molto a cuore la sicurezza dei cittadini e la difesa del patrimonio comune. Sono mesi che l'assessore alla Sicurezza annuncia iniziative in tal senso, ma ad oggi non ne abbiamo notizia». Intanto ieri, proprio il Liberatorio Politico ha protocollato una richiesta rivolta al sindaco Tommaso Minervini e al presidente del consiglio Nicola Piergiovanni.
Nella nota il movimento ha sollecitato la convocazione del "Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali", richiamando ben due note inviate al commissario Mauro Passerotti, oltre ad una personale analisi della situazione locale.