25 Aprile a Molfetta: Celebrazione dell’oltraggio
Forza Italia e Giovane Italia: vogliamo una presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale
mercoledì 30 aprile 2014
7.42
Diventa una questione "politica", in salsa locale, quanto è accaduto, a Molfetta, il 25 aprile scorso, quando qualcuno ha deciso di imbrattare un manifesto delle associazioni combattentistiche e il corteo istituzionale, è diventata, in alcuni m omenti, una variopinta carovana.
Sulla questione intervengono, con una nota, Forza Italia e Giovane Italia che chiede l'intervento dell'amministrazione comunale.
"Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popoli, perché siam divisi. Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò".
«Nel 1847 il patriota italiano Goffredo Mameli compose il canto degli Italiani, di cui la seconda strofa, su riportata, quasi profeticamente – scrivono - descrive il 25 Aprile celebrato a Molfetta, dove incredibilmente dopo 69 anni da quel giorno, una schiera rumorosa di gente "acculturata" festeggia a modo suo una cerimonia Nazionale. Entrare nei dettagli è superfluo. La stupidità e l'irrazionalità vanno solo condannate con il più vivo amore per la cultura e il senso comunitario. Ma partecipare ad un corteo con bandiere di partito, con simboli della sinistra più violenta, cantare a squarciagola quando c'è una banda, vedere addirittura dei giocolieri e persino imbrattare la città ed un manifesto che pubblicizzava una manifestazione a favore dei nostri Marò, che vedrà anche la presenza del Magnifico Rettore dell'Università di Bari, con la scritta "tieni pulita la tua città", fa accapponare la pelle. Avere la maturità di comprendere l'evolversi degli eventi è una conquista complessa e difficile da raggiungere. La guerra, ogni guerra, è un brutto affare che porta morte e distruzione. Lo viviamo ancora oggi: guerra civile in Siria, scontri in Egitto, tensione tra Ucraina e Russia. Le locali sezioni di Forza Italia e Giovane Italia non chiedono miracoli. Vogliamo una presa di posizione da parte dell'amministrazione comunale: DEVE condannare questi atti, atti vili e deplorevoli. Imbrattare i simboli delle forze dell'ordine è oltraggio e vilipendio alla Repubblica Italiana, a tutti quelli che rappresentano l'Unità Nazionale. Lo chiediamo come uomini donne e giovani che credono nel futuro, come cittadini di una libera nazione, come euro – cittadini dell'Unione Europea. Altrimenti, stanziare e spendere ben 3.000 euro di risorse economiche della comunità, per commemorare il 25 Aprile e la resistenza, è inutile. Oltre che dannoso».
Sulla questione intervengono, con una nota, Forza Italia e Giovane Italia che chiede l'intervento dell'amministrazione comunale.
"Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popoli, perché siam divisi. Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò".
«Nel 1847 il patriota italiano Goffredo Mameli compose il canto degli Italiani, di cui la seconda strofa, su riportata, quasi profeticamente – scrivono - descrive il 25 Aprile celebrato a Molfetta, dove incredibilmente dopo 69 anni da quel giorno, una schiera rumorosa di gente "acculturata" festeggia a modo suo una cerimonia Nazionale. Entrare nei dettagli è superfluo. La stupidità e l'irrazionalità vanno solo condannate con il più vivo amore per la cultura e il senso comunitario. Ma partecipare ad un corteo con bandiere di partito, con simboli della sinistra più violenta, cantare a squarciagola quando c'è una banda, vedere addirittura dei giocolieri e persino imbrattare la città ed un manifesto che pubblicizzava una manifestazione a favore dei nostri Marò, che vedrà anche la presenza del Magnifico Rettore dell'Università di Bari, con la scritta "tieni pulita la tua città", fa accapponare la pelle. Avere la maturità di comprendere l'evolversi degli eventi è una conquista complessa e difficile da raggiungere. La guerra, ogni guerra, è un brutto affare che porta morte e distruzione. Lo viviamo ancora oggi: guerra civile in Siria, scontri in Egitto, tensione tra Ucraina e Russia. Le locali sezioni di Forza Italia e Giovane Italia non chiedono miracoli. Vogliamo una presa di posizione da parte dell'amministrazione comunale: DEVE condannare questi atti, atti vili e deplorevoli. Imbrattare i simboli delle forze dell'ordine è oltraggio e vilipendio alla Repubblica Italiana, a tutti quelli che rappresentano l'Unità Nazionale. Lo chiediamo come uomini donne e giovani che credono nel futuro, come cittadini di una libera nazione, come euro – cittadini dell'Unione Europea. Altrimenti, stanziare e spendere ben 3.000 euro di risorse economiche della comunità, per commemorare il 25 Aprile e la resistenza, è inutile. Oltre che dannoso».