PIM presentazione Molfetta
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Pronto Intervento Minori a Molfetta: sottoscritto l'accordo

Uno sguardo rivolto al futuro. Ieri la conferenza di presentazione al liceo "Vito Fornari"

È stato sottoscritto, nell'aula magna del liceo Vito Fornari, l'accordo operativo per il servizio di Pronto Intervento Minorile (P.I.M.) che ha come finalità il recupero del minore, prima che commetta crimini penalmente di rilievo. Si ringrazia il lavoro sinergico della Procura di Bari, del Comune, delle Forze dell'ordine e dei Servizi sociali. Il servizio attualmente è attivo solo a Bari. Di seguito alcune dichiarazioni della conferenza di presentazione tenutasi ieri mattina:

Intervento dell'assessore alla Socialità Anna Capurso
L'assessore Anna Capurso ha affermato: «Attraverso questo accordo interistituzionale sarà completamente operativa la possibilità che la procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni e il comune di Molfetta con le sue articolazioni di polizia locale e di servizi sociali, in collaborazione con l'ASL, con la scuola e tutte le agenzie del territorio, rilevino velocemente i fattori di rischio che intrappolano alcuni minori nella condizione di essere esposti al pericolo di commettere dei reati. Il pronto intervento minori ha la possibilità di agire efficacemente e precocemente per individuare tutti gli strumenti necessari a tutelare il minore e prevenirne l'ingresso nel circuito penale. Vogliamo investire nel futuro dei nostri ragazzi, perché ciò significa investire nel futuro della nostra comunità».

Intervento di Ferruccio De Salvatore, Procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di bari
«L'accordo entro pochi giorni sarà operativo e costituirà un pronto intervento minori. In Italia come in Europa si registra un incremento della criminalità minorile. In Bari, Bat e Foggia questo incremento è stato pari al 7.7%. Vi è una dilatazione del disagio minorile, di minori vittime di conflitti e violenza, che si perpetra in famiglie disfunzionali, o dell'incapacità dei genitori di assolvere alla loro funzione educativa. Scattano allora problemi di alimentazione, alcolismo, abuso di sostanze, ludopatia ed abuso di internet» ha commentato il procuratore de Salvatore, e così ha continuato: «Non si sono ridotte le aree di povertà materiale assoluta e relativa. Secondo Unicef l'Italia ha compiuto pochi progressi nell'eliminazione della povertà minorile. Anche in Molfetta ci sono varie situazioni decisamente problematiche: nel 2023 sono stati ben 27 gli adolescenti ad essere indagati, ed entrare nel circuito penale del processo minorile. Altri 15 sono stati segnalati in ambito civile per atti devianti o per contesti di vita difficile. Bisogna rafforzare un'azione incisiva di controllo. Una politica sociale attenta alle fasce più deboli deve puntare alla prevenzione ed al contenimento del disagio e della devianza minorile, tramite servizi sociali efficienti che sappiano interagire con le forze di polizia, con l'agenzia educativa per eccellenza quale è la scuola, con la sanità, i pediatri, il sistema del volontariato. La procura della repubblica presso il tribunale dei minorenni, in ambito penale, opera per assicurare alla giustizia il giovane responsabile di un reato, ma lavora anche nell'ottica del recupero e del reinserimento nella società dello stesso. Il tribunale quindi agisce in termini di prevenzione. Con questi obiettivi è stata istituita un'unità operativa, destinata a raccogliere le segnalazioni di situazioni di disagio in cui sono coinvolti i minori, decisione che ha prodotto risultati molto positivi».

Intervento del comandante Aloia e della dirigente settore Socialità De Leonardis
La Dirigente del Settore Socialità Lidia de Leonardis ha affermato: «Il cuore di questo porto intervento minori sarà nei nuovi uffici del settore socialità, dove avrà una locazione comoda ed efficiente». Il comandante della polizia locale Cosimo Aloia ha, in aggiunta, dichiarato: «L'intervento della polizia locale serve al contrasto della criminalità minorile e della violenza sui minori. Attualmente la polizia locale collabora nel trovare i segnali che daranno possibilità alla procura di intervenire nella salvaguardia del minore. Abbiamo selezionato già due unità e speriamo in un implemento futuro».

Intervento del sindaco Tommaso Minervini
Il sindaco di Molfetta ha così commentato: «Tutto è iniziato grazie all'impulso del procuratore. Abbiamo voluto incontrarci in una scuola per dare una finalità pedagogia al PIM. Quello di oggi è un dei tanti tasselli che permette di costruire la "Polis delle relazioni" e curare tutti gli aspetti della città stessa. Attraverso le tante azioni fatte dobbiamo preservare e costruire il cittadino del domani. Questo è possibile solo grazie all'aver maturato la coscienza che, mettendoci in rete, riusciamo a creare la personalità dei nostri ragazzi, in caso contrario questi saranno alla mercé delle tante devianze minorili. Con aiuto delle famiglie costruiamo un'alleanza educativa nuova. La prevenzione prende avvio già nelle famiglie, nelle scuole: I ragazzi sono parte importante di questo processo perché le discrasie comportamentali le osservano essi in primis, nelle loro classi. Devono essere i giovani, dunque, a rendersi sentinelle ed essere solidali gli uni con gli altri» ha asserito il sindaco, continuando: «Voi giovani dovete avere la capacità critica di leggere le vostre azioni e, se sono malate, dovete essere voi a dare l'allarme. Tutti insieme costruiamo la civiltà. Noi attiviamo il PIM assieme all'educativa di strada come ultimo intervento prima che i minori si addentrino nel settore penale. Insieme possiamo rinnovare l'alleanza educativa nella quale i ragazzi sono protagonisti fondamentali».
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