Cronaca
L’equipaggio della Nuova Giovanna salva una tartaruga
Era rimasta impigliata nelle reti a strascico
Molfetta - sabato 4 ottobre 2014
7.52
Resterà, per qualche tempo, presso il centro di recupero per le visite medico veterinarie e presto sarà liberata, la tartaruga (62 cm di lunghezza carapace) pescata con reti a strascico dal motopesca "La Nuova Giovanna" di Pietro Dell'Olio e Michele Monopoli.
«I due pescatori – spiegano dal Centro tartarughe - sono l'esempio del giusto comportamento da adottare in caso di accidentale cattura di tartarughe nelle reti; infatti hanno tenuto l'animale a bordo e prontamente contattato il responsabile del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, Pasquale Salvemini che nelle prime ore del mattino ha incontrato i pescatori presso il porto di Bisceglie per prendere in custodia la tartaruga che ora si trova presso il suddetto centro. Secondo Salvemini, da una prima valutazione l'animale sembra essere in buono stato di salute e nutrizione».
Il comportamento dei due pescatori ha salvato la vita alla tartaruga e se questo divenisse prassi per tutti gli operatori della pesca ci sarebbero meno spiaggiamenti e si potrebbe dare una seconda possibilità a questi splendidi animali che, purtroppo, quando vengono rimessi in mare nell'immediato rischiano di annegare e di costellare poi le nostre coste come carcasse.
«I due pescatori – spiegano dal Centro tartarughe - sono l'esempio del giusto comportamento da adottare in caso di accidentale cattura di tartarughe nelle reti; infatti hanno tenuto l'animale a bordo e prontamente contattato il responsabile del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, Pasquale Salvemini che nelle prime ore del mattino ha incontrato i pescatori presso il porto di Bisceglie per prendere in custodia la tartaruga che ora si trova presso il suddetto centro. Secondo Salvemini, da una prima valutazione l'animale sembra essere in buono stato di salute e nutrizione».
Il comportamento dei due pescatori ha salvato la vita alla tartaruga e se questo divenisse prassi per tutti gli operatori della pesca ci sarebbero meno spiaggiamenti e si potrebbe dare una seconda possibilità a questi splendidi animali che, purtroppo, quando vengono rimessi in mare nell'immediato rischiano di annegare e di costellare poi le nostre coste come carcasse.